In Egitto si trovano molte cosmogonie, che vanno dalla primitiva coppia divina di Gebb e Pe al culto del Sole. Gebb è il dio della Terra e Pe la dea del cielo; essi partorivano ogni giorno un nuovo sole e molte stelle che, nati ad Oriente, morivano poi a Occidente. Più tardi venne introdotto il concetto di una galleria sotterranea (Akerewo Te'e) attraverso la quale passavano gli astri che non morivano, per poi risorgere al mattino. La prima cosmogonia sistematica è forse quella che sorse a ErmopoIis Magna, con otto dèi primitivi, quattro maschi e quattro femmine, i quali dall'alto di una oollina diedero origine prima al Sole, poi alle stelle e a tutto quanto abita la Terra. Il Sole sta alla base di alcune delle più accreditate cosmologie egizie. Secondodo alcune credenze sarebbe stato proprio il Sole a creare tutto, uscendo da una collinaa posta in mezzo all'oceano. La città di Albedo, per esempio, si vantava di essere stata la culla del creatore. Il Sole sarebbe nato da un fior di loto emerso dall'oceano, oppure da un uovo che vi galleggiava sopra. A Eliopoli fiorì una dottrina che riteneva il Sole l'unico dio originatosi da solo. Ad esso si deve la creazione degli uomini e, per il loro piacere, degli animali. Agli uomini, inoltre, il Sole diede i re per protegerli e la magia per combattere gli eventi nefasti. La cosmologia egizia afferma per la primavolta il concetto di partenogeoesi. il Sole creato da una dea, come Neit di Sais ad esempio, che fu riteauta madre del Sole e la prima dea a partorire.
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