mercoledì 19 gennaio 2011

I modelli dell'universo

Riunendo tutte le osservazioni finora fatte si può giungere a più modelli dell'universo, che si allontanano molto dal concetto statico di un tempo. Alla base di tutti questi modelli vi è la teoria generale della relatività enunciata da Einstein nel 1907. A questo autore si deve del resto il primo modello dell'universo. Nel 1922 Friedman, supponendo che l'universo fosse omogeneo e isotropo, ipotizz9 più modelli di particolare interesse. Il primo è detto modello di Einstein-Sitter e presuppone un'espansione continua con velocità tendente a zero. L'età dell'universo in questo caso sarebbe di circa 7,1E9 anni, valore che si accorda bene con le nostre conoscenze attuali. In un altro modello, mentre permane l'espansione, la velocità tende in maniera uniforme ad un valore diverso da zero. L'espansione avviene liberamente senza in pratica essere trattenuta dalla gravità. Questo universo avrebbe un'età inferiore al precedente e la densità attuale più piccola. Un altro modello che tiene sempre presente l'espansione è quello di Lamaitre. All'inizio è molto rapida ma in seguito è rallentata dalla gravità, per cui si verifica un periodo quasi statico favorevole alla formazione di galassie. L'universo riprende quindi a crescere rapidamente. Oggi ci si troverebbe in questa fase. Un altro modello, detto della radiazione, è dominato da quest'ultima, mentre nel modello stazionario l'espansione è compensata dalla formazione di una nuova materia. È stato proposto già nel lontano 1948 da Bondi, Gold e Hoyle. Vi è infine un modello dove all'espansione si contrappone la contrazione, in quanto la prima si trasforma poi nella seconda. L'età di questo universo apparirebbe inferiore ai modelli a pura espansione e la densità maggiore

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