In base alle osservazioni finora fatte si ritiene che nell'universo primitivo non ci fossero gli elementi pesanti, necessari sia per formare i pianeti sia per dar luogo alla vita, erano soltanto elementi leggeri, idrogeno ed elio, i pesanti nacquero per fusione al centro delle prime generazioni di stelle di grande massa. Si stima che l'universo attuale abbia addirittura un peso che è di circa dieci bilioni di bilioni di bilioni di bilioni di tonnellate, cioè un 1 seguito da 49 zeri (1049). Un raffronto convincente potrebbe essere questo: un transatlantico di 36.000 t pesa rispetto al Sole quanto questo rispetto al cosmo. Gli oggetti pesanti dell'universo sono in un certo qual modo ordinati è, partendo dai più piccoli, si trovano dapprima i pianeti e le stelle, che a gruppi possono brillare in cielo. Vengono poi le galassie, che rappresentano le più grandi strutture singole, valutate in bilioni, quindi gli ammassi di galassie e infine i filamenti che si estendono attraverso lo spazio e il tempo. I numeri sono sempre grandi e in genere al di fuori della comprensione, come il calcolo del numero di stelle che in una galassia media è stimatoin l0 miliardi (10E11); le galassie a loro volta sono stimate in un bilione (10E12) per cui, essendo queste ultime costituite da stelle, si arriverebbe alla cifra veramente astronomica di un 1 seguito da 23 zeri (10E23). Le stelle muoiono e nascono e ogni anno in una galassia media si formano forse 20 nuove stelle. Il raggio attuale dell'universo è stimato in 167 miliardi di bilioni di km, cioè 167 seguito da 21 zeri per cui per percorrerlo a piedi, camminando alla media di 35 chilometri al giorno, si dovrebbero impiegare almeno 13 miliardi di miliardi di anni. Ma nel frattempo l'universo, com'è concepito ora, sarà diventato più grande. Se però un esploratore viaggiasse alla velocità della luce potrebbe fare il giro del mondo in un solo secolo.
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