mercoledì 19 gennaio 2011

Che fine farà L'universo?

Predire il futuro dell'universo non è facile e dipende owiamente dal tipo di modello che si sceglie. Il big-bang è esistito oppure no? Già a questa domanda riesce difficile dare un'adeguata risposta. Alcuni, ad esempio, sollevano perplessità, tuttavia Hawking, dovendo scegliere un modello, lo preferisce in espansione e prowisto di energia abbastanza elevata da evitare il collasso, come se la materia avesse densità critica. Se così fosse, nel corso di bilioni di anni le galassie esaurirebbero la massa di idrogeno necessaria alla genesi di nuove stelle. Milioni di galassie diventerebbero quindi sempre più buie. Si avrebbero soprattutto stelle morenti, nane rosse e brune. La Galassia perderebbe la sua struttura a spirale e il suo nucleo centrale diventerebbe ancora più denso con al centro un buco nero. Il pianeta Terra potrebbe essere attratto verso il centro della Galassia, nel qual caso precipiterebbe letteralmente con una velocità molto prossima a quella della luce. Il buco nero lo inghiottirebbe e il pianeta scomparirebbe per sempre. Un gas rarefatto permeerebbe lo spazio e qui, secondo alcuni ricercatori, potrebbero crearsi nuove forme di vita. Gli ultimi atomi dell'universo sarebbero costituiti dapositronio, un atomo grande quanto l'universo che ora si vede. Alcuni astronomi ritengono che la fine dell'universo sarà decisa dalla sua massa, come nel caso delle stelle. Vi sono al riguardo tre tipi possibili aventi densità subcritica, supercritica e critica. Nel primo caso l'espansione continuerebbe per sempre; nel secondo essa proseguirebbe per qualche miliardo di anni per iniziare poi la contrazione, come un razzo lanciato dalla superficie della Terra che poi vi ritorna. Con la densità critica l'espansione continua con una velocità sempre più lenta nel tempo, per cui il razzo avrà la «velocità di fuga». Oggi i cosmologi pensano ad un universo avente densità critica; perciò le galassie che ora si allontanano con una velocità prossima a quella della luce rallenteranno poi fino a percorrere soltanto un metro ogni miliardo di anni. Per alcuni appare evidente che l'espansione dell'universo non potrà durare per sempre; essa sarà seguita, come si è visto, da una contrazione che lo porterà ad essere molto piccolo e denso: è il big-crash, che prevede un universo oscillante tra espansione e contrazione.

Nessun commento:

Posta un commento

Visualizzazioni totali