venerdì 18 febbraio 2011

Più stelle e meno materia oscura nelle galassie scoperte da Herschel

Nelle immagini ottenute ci sono talmente tante galassie che esse si sovrappongono fittamente, formando una "nebbia" di radiazione infrarossa

Analizzando le immagini nell'infrarosso prese dallo strumento SPIRE (Spectral and Photometric Imaging Receiver) dell'osservatorio spaziale Herschel dell'ESA, è stata scoperta una popolazione di galassie circondate a nubi di polveri che non richiedono una massa di materia oscura elevata quanto finora ritenuto per innescare la formazione stellare ad alti tassi. La scoperta è annunciata in un articolo pubblicato su Nature.

Queste lontane galassie hanno ciascuna circa 300 miliardi di volte la massa del Sole, sfidando gli attuali modelli di formazione stellare che richiederebbero galassie 10 volte maggiori per essere in grado di concentrare gas e polveri in modo da formare stelle a velocità elevate.

Gli attuali modelli relativi alla nascita delle galassie ipotizzano che all'inizio ci sia stata una forte concentrazione di materia oscura capace di creare grazie a proprio campo gravitazionale un accumulo di atomi di materia ordinaria, fino a permettere l'innesco di reazioni nucleari e la formazione di stelle, a un ritmo da 100 a 1000 volte superiore a quello che si osserva oggi nella nostra galassia.

"Con la sua altissima sensibilità all'infrarosso lontano emesso da queste giovani galassie avvolte da polveri stellari, Herschel ci permette guardare in profondità nell'universo e comprendere meglio la formazione e l'evoluzione delle galassie", ha detto Göran Pilbratt, del progetto Herschel dell'ESA.

"Herschel ci sta mostrando che che non è necessario un quantitativo di materia oscura così elevato quanto finora ritenuto per innescare la nascita delle stelle", ha detto Asantha Cooray, coautore dell'articolo.

Nelle immagini ottenute ci sono talmente tante galassie che esse si sovrappongono fittamente, formando una "nebbia" di radiazione infrarossa nota come fondo cosmico a infrarossi. Le galassie non sono distribuite a caso ma seguono il sottostante schema di distribuzione della materia oscura nell'universo, e così anche questa "nebbia" mostra un caratteristico andamento di zone chiare e scure.

I dati mostrano in particolare che il tasso di formazione di stelle nelle galassie nell'infrarosso lontano è da 3 a 5 volte superiore a quello desumibile dalle osservazioni nell'infrarosso più vicino e nel visibile relativo ad analoghe, giovani galassie osservate dall'Hubble Space Telescope e da altri telescopi.

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