lunedì 7 febbraio 2011

L'uomo è in orbita attorno a Marte

L'obiettivo raggiunto qualche giorno fa dai 6 membri del progetto Mars500 che sta simulando in un hangar della Russia il viaggio, la discesa sul corpo celeste e il ritorno a Terra. C'è anche un italiano
di LUIGI BIGNAMI

L'UOMO è "arrivato attorno a Marte". L'obiettivo è stato raggiunto qualche giorno fa dai 6 membri del progetto Mars500 1 che sta simulando in un hangar della Russia un viaggio verso il pianeta rosso, la discesa su di esso e il ritorno a Terra. Dopo 244 giorni dalla partenza i sei uomini, tra cui vi è anche un italiano, Diego Urbina, sono arrivati in orbita marziana e da lì il prossimo 12 febbraio scenderanno sulla superficie del pianeta, dove realizzeranno 3 passeggiate per raccogliere campioni e informazioni del suolo, anch'esso del tutto simulato.

Mars500 è un esperimento voluto da un gruppo di ricercatori internazionali che vuole studiare le complesse interazioni psicologiche e tecniche che nel futuro incontreranno gli uomini che si spingeranno realmente sulla sua superficie. Il non vedere la Terra ad esempio (essa, dopo poche settimane dalla partenza, apparirà come una qualunque stellina del cielo), potrebbe avere serie ripercussioni sul morale degli astronauti. Il non riuscire a risolvere qualche problema tecnico potrebbe essere causa di forte depressione per qualcuno dell'equipaggio. Qualche incompatibilità di carattere che potrebbe emergere dopo settimane di stretto contatto potrebbe addirittura far fallire la missione. Per questo è necessario una simile ricerca.

La struttura ove si sta simulando il viaggio si trova all'Istituto di Problemi Biomedici di Mosca. I sei uomini dell'equipaggio (3 russi, 2 europei e un cinese) stanno lavorando
come fossero realmente diretti verso Marte: essi operano 5 giorni alla settimana e durante la giornata lavorativa eseguono esperimenti, esercizi fisici e lavori di mantenimento della navicella. "Mars500 è un esperimento che ci spinge verso il futuro. L'Europa sta facendo passi davvero importanti verso l'esplorazione dello spazio", ha detto Simonetta di Pippo, Direttore dei voli umani all'Agenzia Spaziale Europea.

Tutto nell'esperimento è così realistico che anche i messaggi tra l'equipaggio e la base spaziale sono ritardati di un tempo simile a quello che proveranno realmente gli astronauti marziani quando saranno su Marte. Il pianeta rosso infatti, dista decine di milioni di chilometri (varia a secondo del periodo dell'anno durante il quale i due pianeti si avvicinano o si allontanano) dalla Terra e le comunicazioni radio impiegano diversi minuti per coprire lo spazio esistente.

Il 2 febbraio, dopo circa un mese e mezzo di approccio a Marte, gli astronauti sono entrati in orbita attorno al pianeta. L'equipaggio ha aperto il portellone che separa la navicella madre con il modulo che scenderà sulla superficie del pianeta. Ora i tre uomini dell'equipaggio si trasferiranno nel lander, eseguiranno il distacco dalla navicella madre e il giorno 12 febbraio atterreranno su Marte. Due giorni dopo il russo Alexander Smoleevskiy e Urbina indosseranno le tute e usciranno all'aperto. Il 18 febbraio invece, sarà la volta di Smoleevskiy and Wang Yue e il 22 sarà ancora la volta del russo e dell'italiano. Alla fine del mese di febbraio ritorneranno alla navicella madre, dove, dopo tre giorni di quarantena, si riuniranno al resto dell'equipaggio. Quindi, il lander verrà sganciato e abbandonato nello spazio, mentre gli uomini riprenderanno la strada verso la Terra per raggiungerla il prossimo novembre. Un Capricorn 1 (il film del 1978 dove un complotto architettò un viaggio a Marte, mai realizzato, ma fatto credere tale in studi appositamente attrezzati) di cui si conosce ogni fase, ma le cui conclusioni permetteranno di trovare risposte ai molti problemi psicologici che gli astronauti incontreranno durante un simile viaggio.
(04 febbraio 2011)

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