giovedì 20 gennaio 2011

Il telescopio spaziale Hubble

Il telescopio spaziale è stato chiamato così in onore di Hubble e permette all'astronomia di compiere un notevole passo avanti. Hubble fu un grande astronomo americano; già campione dilettante di boxe, cominciò a lavorare nell'osservatorio di Mount Wilson in California e successivamente anche presso altri grandi osservatori del mondo, come quello di M. Palomar. Dopo Copernico è stato uno degli astronomi che hanno dato maggiore impulso alla conoscenza dell'universo. Già nel 1923 aveva misurato la distanza esistente tra la Terra e la galassia Andromeda e le sue varie osservazioni sulle galassie gli permisero di scoprire la loro «fuga». Nel 1929 fece l'importante constatazione che la velocità delle galassie era direttamente proporzionale alla loro distanza, tanto che la legge relativa all'espansione dell'universo venne chiamata «legge di Hubble». Il telescopio spaziale Hubble è un miliardo di volte più sensibile alla luce dell'occhio umano, per cui scoprirà certamente quelle regioni dell'universo che ora ci sono sconosciute. Recentemente il telescopio spaziale ha avuto alcuni inconvenienti che però ora appaiono superati. I dati che potrà fornire, a parte la scoperta sulla profondità dello spazio e del tempo, permetteranno la visione di galassie e quasar tanto lontani da non essere mai stati visti prima. Osserverà oggetti 50 volte più piccoli di quelli accessibili ai telescopi installati al suolo e sarà in grado di mettere in evidenza un volume di spazio 350 volte maggiore. Lo Hubble Space Telescope raccoglierà inoltre dati sui seguenti fenomeni: Accanto all'Hubble, si trova nello spazio il telescopio Ipparco, che fa parte dell'Esperimento Tychp, uno scatolone alto 3 m e largo 2,5 del peso in partenza di 1140 kg. E stato lanciato nell'agosto 1989 dal razzo vettore Arianne e rappresenta il primo satellite astronomico col compito di tracciare una carta tridimensionale dell'universo, misurando la posizione di 114.140 stelle preselezionate e di magnitudo variabile. L'Ipparco attraverserà nella sua missione ogni l0 ore e mezza le «cinture di Allen» esponendosi ogni volta a flussi di radiazioni ad alta energia. Finora le analisi condotte in base ai dati forniti dal satellite interessano 3500 stelle doppie e un gran numero di stelle variabili.

1 commento:

  1. Riguardo Hubble persona (non il telescopio), forse le cose non stanno sempre come vogliono farci credere.

    Questo è ciò che penso io dell'argomento, in generale:

    http://rinabrundu.files.wordpress.com/2012/06/lavvocato-hubble-e-la-presunta-espansione-delluniverso.pdf

    http://www.altrogiornale.org/news.php?item.7836

    Saluti.

    Leonardo RUBINO.
    leonrubino@yahoo.it

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